venerdì 26 giugno 2015

Colonnara e il suo "Cuprese" - il Verdicchio dei Castelli di Jesi dall'incredibile longevità.....

      

Mitica verticale 2012-2008-2001-1999-1991  di Verdicchio dei Castelli Jesi "Cuprese"della cantina sociale Colonnara di Cupramontana - la zona classica più storica per la coltivazione del Verdicchio.
Per chi avesse qualche dubbio sulla longevità di questo vitigno consiglio di provare l'assaggio di vecchie annate, noi ci siamo spinti fino al 1991. Questo Cuprese 1991 è un vino perfettamente integro già dal colore ancora molto vivo nelle tonalità paglierine di bella intensità. Ma sono i profumi prima e l'assaggio poi a decretare la complessità e la sontuosità di quest'etichetta. Naso affumicato con richiami molto evidenti di pietra focaia, nonché anice, agrumi, frutta matura, mandorla e note di lieviti su uno sfondo di macchia mediterranea che dona una freschezza olfattiva incredibile. In bocca sfoggia ancora una bellissima acidità ed una sapidità che lo rendono dinamico, verticale e di grande bevibilita'. La retrolfattiva è altrettanto intrigante e persistente con lungo finale di pasta di mandorle e agrumi. 

                                   
  
Stupefacente anche la 2001 con un naso meno affumicato seppur minerale, giocato più su profumi di finocchietto selvatico e mentuccia. Molto fine, di grande freschezza gustativa e persistenza retrolfattiva. Fantastici!!!!!
Le altre annate 2012 e 2008 molto piacevoli sicuramente meno complesse non per questo meno interessanti. Il magnum 1999 un po'sottotono rispetto alle altre annate, forse la bottiglia non era perfetta. Bellissima esperienza!!!!!

        



    

sabato 20 giugno 2015

Valle d'Aosta il Prie' Blanc o Blanc de Morgex....il vino delle vette!!!


       
            Vigneti di Prie' Blanc (foto tratta da caveduvinblanc.com)

La zona di coltivazione e d'elezione del Prie' Blanc si estende nei comuni di Morgex e La Salle, sulla sinistra orografica della Dora Baltea: siamo nell’ultimo tratto della Valle d’Aosta che si apre nella stupenda e maestosa valle, la Valdigne, dove anche la vite non abbandona l’uomo e si innalza alle altezze più proibitive.
I vigneti si sviluppano su ripidi terrazzamenti ed arrivano a raggiungere i 1200 m. di altitudine, questa è una caratteristica veramente eccezionale, in effetti ci troviamo di fronte ai vigneti più alti d’Europa.
Tutto questo è possibile, grazie alle grandi capacità di resistenza al freddo del Prie' Blanc (conosciuto anche come Blanc de Morgex)e della sua straordinaria precocità di maturazione. Le prime notizie storiche in merito a questo vitigno sono opera di Horace Benedict De Saussure (XVIII sec. Studioso di botanica e geologia delle Alpi....) che, pur non menzionando il vitigno, descrisse in modo esaustivo le caratteristiche pergole basse di Morgex e di Là Salle.

        
           Terrazzamenti a Pergola (foto tratta da caveduvinblanc.com)

Dal punto di vista della resistenza alle malattie, va tenuto presente che le condizioni di temperatura e di secchezza dell’aria rendono poco temibili le malattie crittogamiche, con necessità di trattamenti molto ridotti rispetto ad altre aree vitivinicole. Persino la fillossera, il tremendo insetto che, proveniente dalle Americhe, ha distrutto sul finire dell'800 gran parte dei vigneti d’Europa, non ha potuto resistere all’altitudine. Ancora oggi, infatti, mentre in tutta Europa si è costretti ad impiegare viti europee innestate sul “ piede ” americano, che è abituato a sopportare l’insetto per via di una multimillenaria convivenza, in Valdigne si impiantano ancora le viti originarie (su piede Franco), soltanto europee, senza ricorrere all’innesto. Si usa infatti ancora il vecchio sistema delle “ propaggini ”: si interra cioè in primavera un tratto di germogli della vite, senza staccarlo dalla pianta e, in autunno, quando si è sicuri che la nuova piantina avrà radicato, le si toglie il cordone che ancora la lega alla pianta madre. I puristi affermano che in questi casi, in cui non si è avuto mescolanza di due tipi di vite (l’americana e l’europea), l’esistenza delle piante è più sana e longeva e le caratteristiche del vino più pure e peculiari.
Oggi descriveremo quindi un vino molto tipico....naturalmente 100% Prie' Blanc.... il "Rayon", prodotto da una cantina cooperativa, La Cave du vin Blanc de Moergex et La Salle. Questa cantina si trova a Morgex a circa 10km da Curmayeur, nata per valorizzare al massimo questo caratteristico vitigno nelle sue differenti espressioni: da vini leggermente frizzanti a vini fermi, fino ad arrivare agli Spumanti prodotti con Metodo Classico e ad un vino dolce passito raccolto quando le uve sono ghiacciate (vin del glace).

                         
                             foto @luca_imagery

Ma veniamo al Rayon!!! 
L'affinamento avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata; grazie all'utilizzo di lieviti autoctoni è possibile esprimere il tipico carattere di questo vitigno, sviluppando nel profumo delle bellissime sfumature. Ne esce dunque un vino di un bel giallo paglierino tenue dai bei riflessi verdognoli con una bella vivacità, il naso e'molto tipico giocato su note di erbe montane e floreali di glicine e biancospino, poi di frutta come mela renetta e ancora agrumi che ricordano il cedro. In bocca sentiamo un leggero petillant che rinforza la freschezza di cui è dotato grazie ad una vena acido/sapida in bella evidenza. L'equilibrio spostato leggermente sulle note dure, il corpo leggiadro, la grande bevibilita' e i profumi retrolfattivi di buona lunghezza con chiusura di mandorla amara, ne fanno un vino bianco molto estivo ed elegante. Ottimo abbinato a formaggi freschi, risotti, trota al forno o branzino. Vino estremo....da un terroir unico!!!




martedì 16 giugno 2015

Pra'....l'Ambasciatore della Garganega - Monteforte d'Alpone (VR)

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                                          Le vigne di Pra' (foto tratta dal sito aziendale)

  Valorizzazione del territorio e ricerca della qualità, queste le prerogative di Graziano Pra' vignaiolo e strenuo difensore dell'identità del Soave.
Graziano discende da una famiglia di viticoltori e nel 1983 ha voluto valorizzare il proprio lavoro investendo sulla costruzione della Cantina e cominciando ad imbottigliare i propri vini. 

       
                                           Graziano Pra' (tratto dal sito aziendale)

"un fiore incastonato tra i basalti"
La cantina Graziano l’ha studiata per lungo tempo affinchè riprendesse l’armonia architettonica delle terre che l’hanno cresciuto. Una concezione moderna ma allo stesso tempo rurale che riprende i casali storici delle campagne attorno a Monteforte. Al suo interno ampi spazi per vinificazioni separate dei cru aziendali e tecnologia avanzata per rispettare il più possibile la naturalezza e l’integrità delle uve. 

       
                            la cantina di Monteforte d'Alpone (foto tratta sito aziendale)

Siamo a Monteforte d'Alpone (VR), qui la Garganega assume un ruolo primario è raggiunge livelli di elevata qualità. Citiamo alcuni vigneti come Monte Croce, Frosca', Foscarino e Montegrande che Graziano ha valorizzato negli anni portandoli alla ribalta come di veri grand cru....per dirla alla francese.

                        
                                       Soave Monte Grande 2013 (Foto @luca_imagery)

Oggi assaggiaremo il Soave Classico Monte Grande 2013...... Il vino nasce da uve per 85% Garganega ed un 15% Trebbiano di Soave che crescono nella vigna omonima di 40 anni posta su terreni vulcanici ad un altitudine di circa 150 m. s.l.m.. Le uve vengono sottoposte a diraspapigiatura, pressatura soffice con temperatura di fermentazione controllata a 18 °C, inoltre la fermentazione e la successiva elevazione avviene in botti grandi di rovere di Allier da 15 e 20 ettolitri.
Il bicchiere sprigiona un bouquet di grande finezza olfattiva aprendo su profumi floreali, agrumati di cedro, frutti esotici e mela golden, il tutto avvolto da un pregevole soffio minerale. Il sorso risulta sostanzioso di buona rotondità ed allo stesso tempo di pregevole tensione acida rinforzato da una gustosa sapidità. La retrolfattiva offre un buon allungo con chiusura di mandorla dolce ad impreziosire e rendere ancora più piacevole il finale.
Un vino non di impatto, ma di estrema finezza che evolverà ancora per molti anni!!!! Complimenti.

        
                           


domenica 14 giugno 2015

Il Sangiovese......la magia di Riecine - Gaiole in Chianti (SI)


         
                                                             Riecine (fonte Riecine)

Situato nel cuore della Toscana, nel piccolo paese di Gaiole in Chianti, Riecine prende il suo posto tra i migliori vigneti d’Italia.
Gli archivi ecclesiastici documentano già dal 1112 D.C. l’esistenza di un podere conosciuto come Riecine. 

Il fondatore dell'azienda, John Dunkley, un signore inglese che divenne uno dei più ammirati produttori e pionieri di Chianti Classico, acquistò, con sua moglie Palmina, nel 1971, circa 1,5 ettari di terra dall’antico monastero di Badia a Coltibuono. Insieme iniziarono a ricostruire la vecchia casa di pietra, a ridare vita alle vecchie piante e a impiantare nuove viti. La prima annata di Chianti Classico è del1973 e messa sul mercato due anni dopo fu subito un grande successo.

Nel 1991, un giovanissimo enologo, Sean O’Callaghan, inizio a far parte della squadra di Riecine assumendo la responsabilità di tutti i processi di vinificazione. Sean, John e Palmina iniziarono cosi a lavorare insieme continuando la tradizione di Riecine nella produzione di vini Chianti Classico di alta qualità a base di solo Sangiovese.

                          
                                            Sean OCallaghan (fonte profilo Twitter)

Dopo la scomparsa di John e Palmina la proprietà di Riecine è ora di un gruppo d’investitori con forti legami nel mondo del vino. Nonostante molte cose siano cambiate dagli anni ’70 ad oggi, la produzione di vini Sangiovese in purezza è ancora la bandiera della produzione di quest'azienda.
              
        
                                                Vigne di Riecine (fonte Riecine)

Nelle buone annate Riecine produce anche Riecine I.G.T. e il “supertuscan” La Gioia ed è proprio di questo vino che vi parleremo.

                         
                                                La Gioia 2005 (fonte @luca_imagery)

La Gioia 2005 I.G.T. Toscana - 95% Sangiovese + 5% Merlot 
.... dal 2006 100% Sangiovese

Questo vino fa parte di quella cerchia di etichette così denominate "Supertuscan" che solitamente utilizzano in alte percentuali i vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot...... mentre La Gioia  ha dalla sua la tipicita'di utilizzare al 95% l'uva principe di queste zone, il Sangiovese, così da valorizzare un terroir unico che è quello della zona del Chianti Classico e della Maremma. 
La Gioia,  infatti, viene per la maggior parte dalla vigna del Montecucco 4,5ha in Maremma a circa 10Km dal mare e da alcuni vecchi appezzamenti a Gaiole, invecchia per 2 anni in barrique nuove e di secondo passaggio, per ammorbidire i tannini e dare rotondità.
Questo 2005 si presenta di un colore rosso granato con leggeri riflessi aranciati sull'unghia .....comunque una bella intensità di colore ed una bella luminosità fa presagire ad un'acidità ancora ben presente. I suoi profumi aprono su note di marasca, note agrumate e speziate con accenni erbacei per poi virare su profumi terziari di cuoio, tabacco, liquerizia e sottobosco. Successivamente con un po' di ossigenazione esce una piacevole nota balsamica di eucalipto e poi ancora incenso. Al palato risulta fresco, sapido e di bella struttura, con un tannino ancora ben presente ma non aggressivo, mentre in retrolfattiva si percepiamo i profumi rilevati al naso con una persistenza veramente importante...lunghissimo....vino di grande soddisfazione e di ottima bevibilita'....austero, elegante e seducente. La vita di questa bottiglia non è al suo capolinea...anzi!! Complimenti a Sean (enologo di Riecine) e al suo staff per le bottiglie che ci sanno regalare nel tempo.

Le Oche 2013

Verdicchio dei Castelli di Jesi - LE OCHE 2013

Fonte foto: Elena Simonetti

Bel vino..l'attacco al naso è una nota fumè che lascia il posto a sentori di timo e salvia. Di notevole sapidità e buon corpo, chiude con finale molto persistente. Una delle espressioni più riuscite dell'area del Verdicchio......una zona un po' sottovalutata da parte dei più, ma che conferma con il passare degli anni la grande vocazione di questo terroir...
E' un vino piuttosto longevo data la spiccata acidità.
Non guasta l'ottimo rapporto qualità/prezzo!

Fonte foto: http://tempolibero.paperproject.it/verdicchio-castelli-e-vespe
Fattoria San Lorenzo, di Natalini Crognaletti, è il piccolo produttore delle Marche che realizza il vino "Le Oche" nel rispetto della natura, applicando i principi di una coltivazione biologica equilibrata.
Passione e competenza portano a questo vino sorprendente. 

In una parola: convincente!

sabato 6 giugno 2015

ARCHEUS 2013

Malvasia di candia aromatica 100%.
Uva storica allevata in un vigneto di circa 40 anni,  situato a 350 metri sopra il livello del mare, a fianco del torrente Ongina. Viene effettuata una potatura a metà agosto.
La nebbia nelle mattine d'autunno e le condizioni ideali climatiche permettono lo sviluppo  della "muffa nobile" in pianta. Le uve vengono raccolte a mano tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre.
Fonte foto: Enrico Fermi


Da vendemmia tardiva, con uva botrizzata da muffa nobile, il vino mostra un colore giallo
intenso dalla tonalità oro, con sfumature ambrate.
Naso intenso, sapori di frutta gialla, albicocca secca in  particolare, seguite da note di zafferano,
fichi secchi, mandorle tostate, marzapane.
Di grande dolcezza mai stucchevole, grazie alla buona acidità. Finale persistente con leggeri sentori affumicati.



ILLICA | VINI

I vigneti dell'azienda biologica ILLICA si trovano in una delle migliori posizioni sulle colline di Vernasca. L'azienda e' stata fondata dal padre Renato negli anni '80 ed é oggi condotta dai figli Fabrizio e Paolo, che portano avanti la tradizione familiare.

Dal 2006 i terreni sono coltivati con metodo biologico e dal 2011 anche i vini sono certificati biologici.