domenica 9 agosto 2015

Il vino di RODI, la città dei cavalieri

L'isola di Rodi è situata nel sud-est del Mar Egeo, di fronte alla costa dell'Asia Minore.

Gode di un clima ideale per la coltivazione dell'uva, con periodi di sole lunghi, utili ad una perfetta maturazione delle uve, brezze estive per mitigare il caldo eccessivo e qualche giornata di pioggia sufficienti a sostenere la corretta crescita della vite.
Qui la viticoltura e la vinificazione rappresentano una tradizione iniziata a partire dal VII secolo A.C.

Come per il resto della Grecia, le varietà di vitigni coltivati sono quelli autoctoni storici. In particolare si trovano Athiri, la varietà bianca e Amorgianó, l'uva a bacca rossa.
Queste due uve rappresentano le basi ampelografiche delle denominazioni di origine OPAP (l'equivalente DOC).

L'uva semiaromatica Athiri è una delle più antiche della Grecia e a Rodi viene vinificata in purezza. Predilige i terreni calcarei e argillosi, pur adattandosi ad altri tipi di terreno. I vini ottenuti con questa varietà sono fini, di moderata alcolicità, con sentori fruttati e agrumati.
La discreta acidità ha spinto alcuni produttori a produrre versioni spumantizzate con il metodo classico.

Il vitigno Amorgianó, (da leggere Amorghiano), conosciuto anche come Mandelaria, è coltivato anche a Creta. Vinificato spesso in purezza, dà vini di medio corpo, leggermente speziati.

Anche su RODI si coltiva poi il Moscato, in particolare due cloni, l' Aspro e il Trani. La produzione è limitata, pure esistendo una denominazione di origine e la qualità rivaleggia certamente con i profumatissimi moscati di Samos.

Visita alle cantine di EMBONAS
Embonas è un villaggio ai piedi del monte Attavyros, a 800 metri s.l.m. E' il cuore della viticultura di RODI e della tradizione enogastronomica rodiana. Diverse cantine offrono degustazioni e visite.

EMERY
La prima che si incontra, arrivando da nord è EMERY. Hanno la particolarità di essere stati i primi, in Grecia, a produrre un vino spumante metodo classico, brut e demi-sec, entrambi realizzati da uve Athiri.

Della degustazione voglio segnalare il rosato Granrosé


Ottenuto ovviamente da uve Amorgianó, si presenta con un colore rosa cerasuolo, esprimendo al naso sentori floreali e fruttati intensi. Fresco e sapido, ha giusta morbidezza e alcolicità.