
Qui la viticoltura e la vinificazione rappresentano una tradizione iniziata a partire dal VII secolo A.C.
Come per il resto della Grecia, le varietà di vitigni coltivati sono quelli autoctoni storici. In particolare si trovano Athiri, la varietà bianca e Amorgianó, l'uva a bacca rossa.
Queste due uve rappresentano le basi ampelografiche delle denominazioni di origine OPAP (l'equivalente DOC).
L'uva semiaromatica Athiri è una delle più antiche della Grecia e a Rodi viene vinificata in purezza. Predilige i terreni calcarei e argillosi, pur adattandosi ad altri tipi di terreno. I vini ottenuti con questa varietà sono fini, di moderata alcolicità, con sentori fruttati e agrumati.
La discreta acidità ha spinto alcuni produttori a produrre versioni spumantizzate con il metodo classico.
Il vitigno Amorgianó, (da leggere Amorghiano), conosciuto anche come Mandelaria, è coltivato anche a Creta. Vinificato spesso in purezza, dà vini di medio corpo, leggermente speziati.
Anche su RODI si coltiva poi il Moscato, in particolare due cloni, l' Aspro e il Trani. La produzione è limitata, pure esistendo una denominazione di origine e la qualità rivaleggia certamente con i profumatissimi moscati di Samos.
Visita alle cantine di EMBONAS
Embonas è un villaggio ai piedi del monte Attavyros, a 800 metri s.l.m. E' il cuore della viticultura di RODI e della tradizione enogastronomica rodiana. Diverse cantine offrono degustazioni e visite.
EMERY
La prima che si incontra, arrivando da nord è EMERY. Hanno la particolarità di essere stati i primi, in Grecia, a produrre un vino spumante metodo classico, brut e demi-sec, entrambi realizzati da uve Athiri.
Della degustazione voglio segnalare il rosato Granrosé
Ottenuto ovviamente da uve Amorgianó, si presenta con un colore rosa cerasuolo, esprimendo al naso sentori floreali e fruttati intensi. Fresco e sapido, ha giusta morbidezza e alcolicità.