domenica 5 luglio 2015

Carema un'oasi da preservare......le vigne sono una vera architettura di montagna



                           
                               Vigne a Carema (foto @luca_imagery)

L'aerale di Carema si sviluppa nella zona nord-ovest del Piemonte in una bella conca soleggiata che funge da sparti acque tra il Piemonte e la Valle d'Aosta. Nei secoli passati questa zona ha segnato il confine del territorio Italico con la Gallia prima e con il Regno di Borgogna poi. Una zona di una bellezza estrema.....arrivando da Ivrea in direzione Aosta all'altezza dell'uscita autostradale di Quincinetto, si stagliano maestose le vigne di Carema. La tradizione vitivinicola di questa conca affonda le sue origini nella storia: si trovano citazioni su questi vini in una guida enologica redatta dal bottigliere del Papa Paolo III Farnese, datata 1539, che li definiva "un'ottima e perfetta bevanda per Principi e Signori". Un'altro trattato del XVI secolo, il "De Vinis Italie", menzionava che il Carema veniva servito alla mensa dei Papi e dei duchi di Savoia e che era "vin d'arrosto" per i Reali di Francia. Il passare del tempo non ha indebolito il carattere di questo vino, che il grande Mario Soldati definì "forte e simpatico come un gusto di sole e di roccia".
Carema ogni filare porta con sè una storia antichissima, come testimoniano le complesse architetture, che sostengono il paesaggio vitato.


         


Qui centinaia di terrazzamenti secolari, definiti "tabbie", ospitano le vecchie vigne arrampicate sui pergolati di legno retti da maestosi pilastri in pietra, "i Pilun": si tratta delle "topie", riconosciute come vere e proprie opere d'arte (che Renato Ratti definì "templi bacchici"), nate con la precisa funzione di incastonare le vigne nei ripidi gradoni di roccia e sfruttare la capacità della pietra di immagazzinare il calore del sole durante il giorno per poi rilasciarlo durante la notte.


                         
                             Le Topie sostenute dai Pilun (foto @luca_imagery)

In questa unica e caratteristica zona è nata, essendo la proprietà vitivinicola molto spezzettata, la Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema, fondata nel 1960 da un gruppo di 10 agricoltori residenti in loco, si è sviluppata fino a diventare un'icona per la produzione e la vendita del vino di Carema.
Si tratta di una Cooperativa di Soci, tutti produttori part-time con superfici vitate pro-capite piccolissime e con l'età media degli stessi produttori di circa 55 anni.
Visto il territorio così impervio il lavoro degli associati è interamente manuale, compresa la manutenzione dei muretti a secco, che salvaguardano la montagna da eventuali frane o erosioni. Partita come dicevamo nel 1960 come una piccola cooperativa, oggi la Cantina dei Produttori di Carema è uno dei luoghi più autentici per la riscoperta del nebbiolo (qui chiamato Picotendro) del nord Piemonte, nella loro Riserva troviamo un vino caratterizzato da una vinificazione rispettosa delle caratteristiche più tipiche del vitigno e da un lungo affinamento in grandi botti di rovere....racchiude in sè l'essenza del territorio di Carema, capace di dar vita a vini complessi e di buona struttura, dal grande potenziale evolutivo.



       

Una zona magica!! assolutamente da preservare!!! per non perdere le antiche tradizioni i caratteristici paesaggi e di conseguenza i prodotti che da essi derivano e che da secoli si tramandano di generazione in generazione......la speranza è che oggi, in un'epoca così difficile, ci siano giovani ancora disposti a sacrificarsi vuoi per tradizione famigliare vuoi per pura passione e che possano raccogliere il testimone dei padri e dei nonni per continuare a coltivare questo lembo di terra avvolto da una centenaria tradizione.....


 

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