sabato 23 gennaio 2016

INDIA

Anche per l'India la storia del vino è antica con testimonianze risalenti all'epoca di Alessandro: Carete di Metilene scrive di una gara tra bevitori di vino sulla tomba del bramano Calano che si era immolato nel fuoco. 41 partecipanti morirono e il vincitore, che riuscì a bere 13 litri di vino, fu premiato con un talento, ovvero 25 kg di argento. Non è possibile essere certi si trattasse di vino ottenuto da uva, ma i riferimenti al vino sono ben presenti nella storia indiana.


Si beveva enormemente nelle taverne di Ayodhya, la grande capitale nella piana del Gange: la città
era immersa in effluvi di liquore e di vino e le strade pullulavano di ubriachi. Si beveva anche nei palazzi reali. Solo i bramani si astenevano, ma offrivano bevande alcoliche e vino agli dèi nei templi. L'avanzata della vite e del vino si ferma però, sembra a causa dei periodi monsonici, fino  al XX secolo. Questo non impedisce però ad alcuni ricchi indiani di consumare vino di importazione lungo tutto il corso della storia, proveniente ad esempio da Shiraz e poi da tutta l'Europa.
Vigneto a Bangalore - foto  K. Gopinath
Negli anni 90 appaiono produttori che cominciano ad utilizzare le tecniche moderne di viticoltura e vinificazione. Un produttore storico è Mountain View winery nella regione di Nashik che produce vino proprio dal 1990, e Sula,  che nel 1995 si avvale della collaborazione di Michel Rolland della Pommerol che porta alla produzione del Réserve, un rosso quasi all'altezza dei vini di Bordeaux.
E' dal 2005 però che l'industria vitivinicola del paese si struttura in maniera più significativa, a causa dell'introduzione di elevati dazi sull'importazione di vino, che incentiva l'attività di aziende  come Sula nel Maharashtra e Grover nel Karnataka. Oggi ci sono circa 41 produttori solo nella regione del Maharashtra, quasi tutti di recentissima fondazione. Il distretto più produttivo è Nashik, dove l'alta quota riesce a compensare la bassa latitudine. Grover si trova sulle colline che dominano Bangalore nello stato di Karnataka. In questa zona le vigne non hanno alcun periodo di quiescenza ed è quindi necessaria un'attenta potatura per avere un unico raccolto, ad aprile o maggio, ed evitare ulteriori fruttificazioni.
Si assiste ora ad un crescente consumo di vino in India, soprattutto da parte dalle donne, tanto da prevedere per il 2013 un fatturato di 3000 crore, circa 430mln di euro, secondo un rapporto di Mumbaiwire.in
Per quanto abbia potuto vedere però, l'interesse maggiore è comunque per il vino di importazione, e il vino locale viene relegato ad un ruolo secondario. Bere vini francesi ed italiani è una scelta di stile, soprattutto per la popolazione ricca, che si sente sminuita a scegliere vini indiani. Anche nei ristoranti non è facile trovare etichette locali, mentre sono onnipresenti vini di Borgogna, di Bordeaux, di Montalcino.




ASSAGGI

FRATELLI WINES  è un'azienda nata nel 2006 da 3 famiglie : i fratelli Secci Andrea e Alessio, dall'Italia, i fratelli Skhr
i Kapil e Gaurav, i fratelli Mohite-Patil Ranjitsinh e Arjunsinh. La cantina e i vigneti si trovano nel Akluj, nel distretto di Solapur, circa 170 km a sud di Pune. Dall'impianto dei vigneti di vitigni francesi, sono stati attesi 4 anni per la prima produzione di vino. Enologo consulente è Pietro Masi, conosciuto in tutto il mondo per il suo Chianti.

Sauvignon blanc Di colore giallo paglierino scarico, non particolarmente intenso al naso, semplice, presenta note erbacee tipiche, alla beva è sapido, fresco, abbastanza equilibrato
Chardonnay Intenso al naso, con sentori di mela e agrumi, in bocca è caldo, sapido, di buona acidità, rotondo.











GROVER VINEYARDS la cantina viene fondata da Kanwal Grover e George Vesselle nel 1988, sulle colline di Nandi Hills, nel Karnataka, dopo anni di studi sui migliori vitigni francesi che meglio si adattavano al territorio. Il primo vino viene prodotto nel 1992. Enologo consulente è Michel Rolland da Bordeaux.
La Réserve, ottenuto da uve Cabernet Sauvignon e Shiraz, con 6 mesi di invecchiamento in barrique, mostra colore rubino, ottima potenza olfattiva, con le tipiche note erbacee, di peperone verde, di pepe nero, frutta matura ro
ssa e nera, caffè e vaniglia. Morbido, caldo e avvolgente, con tannini fini ed eleganti, forse un pò carente in acidità. Il finale è abbastanza lungo.






SULA VINEYARDS situata a 180km a nordest di Mumbay, fu fondata dall'ing. Rajeev Samant dopo aver abbandonato la Silicon Valley, nella regione di Nashik, oggi la più grande regione vitivinicola indiana. Nel 1997 piantò vitigni a bacca bianca, Sauvignon e Chenin Blanc. Il primo vino prodotto da Sula è un bianco e viene immesso in commercio nel 2000. Nel 2004 la proprietà si ingrandisce passando da 12 a 600 ettari, espandendosi anche nella vicina regione di Dandori, impiantando Cabernet Sauvignon, Viognier,  Shiraz, Malbec, Zinfandel, Merlot.

Satori Merlot Malbec : nel bicchiere è rosso rubino, al naso è leggero, semplice, con sentori di frutti rossi. Di medio corpo, con tannini morbidi, un pò scarno.


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