domenica 23 novembre 2014

La Grotta degli Spumanti Pedrotti - Nomi (TN)



Nel piccolo centro medioevale di Nomi, nei pressi di Rovereto (TN), si trova un ambiente unico e molto suggestivo.......la Grotta degli Spumanti......di proprietà della famiglia Pedrotti. Questa Grotta, circa cento anni fa, fu ampliata dall'Impero Austroungarico durante il primo conflitto mondiale per ospitare gli alti comandi militari, mentre durante la seconda guerra mondiale venne utilizzata dalla popolazione locale come rifugio antiaereo. Qualche decennio dopo venne acquistata dalla famiglia Pedrotti e trasformata in un ambiente di grande suggestione, utilizzato per la maturazione e la degustazione dei loro spumanti Trentodoc. E' un locale ideale per le lavorazioni fondamentali, atte a creare un grande metodo classico: le temperature interne rimangono costanti tutto l'anno, attestandosi sui 13 gradi e l'ambiente è lontano da luce e rumore. In questo contesto si ottengono dei Trentodoc di grande finezza nella grana delle bollicine, unite ad un lento ed intenso perlage....prerogative essenziali di un grande prodotto.


I Pedrotti sono un marchio storico dell'enologia Trentina, dato che si dedicano alla produzione di vini dal 1901. Ma è dal 1978, quando Paolo ha acquistato la "grotta", che è iniziata la produzione di Metodo Classico. Nel 2008, con l'arrivo in azienda delle figlie di Paolo, Donatella e Chiara, si è voluto ridare uno spirito di giovane imprenditorialità ad uno storico marchio. 


Lo Chardonnay per il Trentodoc è il vitigno principe ed i Pedrotti vogliono valorizzare la sua eleganza in tutti i loro spumanti, lasciando al Pinot Nero solo piccole percentuali. Lo possiamo percepire negli assaggi, già dal prodotto d'ingresso, in cui si utilizza un 100% Chardonnay, per proseguire con il millesimato e le Riserve, con 90% Chardonnay e 10% Pinot Nero. Viene proposta anche la versione Rose' che  prevede addirittura un 75% Chardonnay e 25% Pinot Nero (30 mesi di permanenza sui lieviti), perdendo un po' in struttura a favore di una grande piacevolezza di beva. La permanenza minima sui lieviti dei Trentodoc Pedrotti passa dai 20 mesi del loro prodotto d'ingresso, il Bouquet; si attesta a 40 mesi circa per il millesimato ed arriva a 5 anni con  la Riserva 111 e a 12 anni con la Riserva 12. Quindi tutti ben oltre le indicazioni del disciplinare Trentodoc, che impone minimo 15 mesi, mentre sale a minimo 36 mesi per le Riserve.


Oggi però vorrei focalizzare l'attenzione sulla Riserva 12.  Nasce da uve accuratamente selezionate ed il vino base non fa alcun passaggio in legno. Si ottiene un metodo classico di un bel giallo paglierino brillante, di grande luminosità. Il perlage risulta molto fine, è di buona persistenza ed accarezza il palato con estrema delicatezza. Al naso si presenta intenso nei profumi e di grande complessità aromatica, offrendo spunti minerali tipici del territorio, uniti a note di frutta esotica essiccata come mango, ananas e papaya. Si percepiscono anche miele e cioccolato bianco, uniti a una lieve nota burrosa, tipica del vitigno. Poi in successione frutta e fiori secchi. In bocca sprigiona grande freschezza, data da una vibrante acidità ed una pregevole sapidità, bilanciate da una buona morbidezza, un giusto tenore alcolico e una discreta struttura. Un metodo classico molto seducente ed elegante, dalla buona bevibilità, accompagnato da una lunga persistenza retrolfattiva, che conferma le piacevoli ed intriganti note percepite all'olfatto.


Riserva 12 anni promossa a pieni voti!!! Sicuramente un metodo classico di nicchia e di difficile reperibilità, vista la limitata quantità prodotta (circa 2000 bottiglie). Un motivo in più, però, per far visita ai Pedrotti, nello splendido scenario della Grotta, dove è possibile degustare la loro gamma di Trentodoc ed acquistare le bottiglie preferite.



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